Mobile first indexing

Nuovo aggiornamento all’indice Google in arrivo, occhio alle performance mobile

Negli ultimi anni sono stati vari gli aggiornamenti all’algoritmo Google che prendevano in considerazione le performance dei siti su mobile. E come potrebbe non essere altrimenti se pensiamo a quanta percentuale della navigazione avviene da dispositivi come smartphone  tablet. Inoltre la continua evoluzione delle reti mobili garantisce migliore copertura e maggiore velocità disponibile.

Io per primo, uso sempre più il telefono almeno per una prima 01navigazione nei siti. Poi, in caso di interesse e di necessità di dedicare più tempo alla lettura o a degli approfondimenti specifici mi sposto sul PC fisso con un bel 24″. Però, diciamocelo, il telefono è l’attuale dispositivo di ricerca più utilizzato e non può che essere questa la direzione per i prossimi anni.

Google, conoscendo bene i trend di utilizzo, non può che far evolvere i propri algoritmi al fine di offrire una migliore esperienza di navigazione da mobile, quindi valutando molto attentamente come un sito si comporta sui dispositivi mobili. Il concetto mobile first indexing esprime proprio questo.

Ma cosa cambia con il mobile first indexing?

Mentre attualmente l’algoritmo di Google renderizza il sito per dispositivi fissi, lo analizza, verifica contenuti e link e successivamente assegna un punteggio in base al comportamento con i dispositivi mobili. A breve  l’algoritmo che Google sta per rilasciare parte dalla versione mobile come sito principale e valuta anzitutto quella.

Questo perché l’utente da mobile ha una esperienza di navigazione diversa rispetto a quella di un utente PC. Per questo, volendo dare preferenza agli utenti mobile, Google partirà dal rendering del sito mobile.

Quali problemi potrebbe comportare il mobile first indexing?

Le difficoltà che sta riscontrando Google sono legate ad alcune tipologie di ottimizzazione per i dispositivi mobili, infatti capita di trovarsi di fronte a siti che nella versione mobile limitano il testo ed i link in modo da rendere l’esperienza di navigazione più immediata. Questo però porta delle modifiche sulle keyword e sull’analisi dei link di uscita.

Google ha affrontato seriamente questa particolarità cercando di non penalizzare interventi come questi, bensì di comprenderli e dare loro il giusto valore. Staremo a vedere.

Come ci si potrebbe preparare?

Alcuni spunti dopo le ultime presentazioni sono:

  • Se avete un sito responsive non dovreste preoccuparvi, il sito è già simmetrico tra versione mobile e versione fissa
  • Avete una versione dedicata al mobile? Verificatela sfruttando la Search console di Google.
  • Avete solamente la versione per PC fissi? Sicuramente non verrete esclusi da Google, e verrete valutati dalla versione desktop. Ricordate però che il vostro sito verrà classificato come non mobile friendly.

Potrete trovare altre informazioni nel blog google a questo indirizzo.

Potente inoltre fare un test per verificare quanto mobile friendly sia il vostro sito sfruttando questo tool messa a disposizione da Google stesso.

Buoni test e buone verifiche!

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